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domenica 17 agosto 2014

DOPO IL FURTO DEL GUERCINO PER LA SICUREZZA DI QUESTA CITTÀ BASTERÀ MUZZARELLI O DOBBIAMO RIVOLGERCI A SAN GEMINIANO?


Ma di quanto è sceso il livello di guardia di questa città? Un "collega" di Maniero, che con la banda del Brenta aveva già depredato la galleria Estense nel 1992, ha potuto rubare indisturbato il Guercino custodito (si fa per dire) nella chiesa di San Vincenzo, di cui è responsabile don Gherardi, lo sfortunato parroco di San Biagio che nei giorni scorsi (strana coincidenza) era stato rapinato in canonica: un uomo col coltello l'aveva costretto a consegnargli il portafogli. 
Ma che città è diventata questa, mi chiedo e si chiedono tanti modenesi, dove i crimini contro il patrimonio aumentano, nonostante le confortanti statistiche della Polizia. Dove i giornali sono un bollettino di guerra. Dove la prostituzione e lo spaccio della droga sono all'ordine del giorno. Dove i cittadini che non ne possono più sono costretti a riunirsi in comitato per denunciare il peggioramento della situazione. Vivo a due passi dai Giardini ducali e noto anch'io come tanti come siano aumentate anche di giorno quelle che un tempo si chiamavano "romanticamente" lucciole e oggi hanno sempre più di frequente colori della pelle, nazionalità e persino sessi diversi. Questo verde pubblico, un tempo frequentabile da tutti a ogni ora, è diventato uno spazio incontrollato dove, scavalcando indisturbati i cancelli, si nascondono senzatetto in cerca di panchine e spacciatori a caccia di nascondigli per la loro merce, che vendono impunemente sotto gli occhi dei passanti. Lì vicino, via Poletti, è diventata una centrale di smercio. A ogni ora, vi stazionano extracomunitari (senza fissa dimora e senza permesso di soggiorno?), che hanno trovato davanti a un negozio multietnico, di cui vorrei conoscere la tabella merceologica, il loro quotidiano ritrovo. Anche in questo caso, un comitato di cittadini ha denunciato il problema, ma di pattuglie di Polizia - nonostante la situazione sia ben nota - ne vedo soltanto una ogni tanto. E quando arriva, non torna mai a mani vuote. È evidente che le forze dell'ordine non possono presidiare ogni punto cruciale della città, di cui ormai si conosce esattamente - è stata persino pubblicata dai giornali - la mappa dei luoghi più pericolosi, ma i cittadini pretendono ugualmente più sicurezza. La Polizia, con i pochi mezzi e uomini di cui dispone, fa quello che può. A chiedere aiuto allo Stato, allora, deve essere chi s'è appena insediato in piazza Grande, con l'ambizioso compito di cambiare faccia a questa città. Il furto del Guercino è un segnale d'allarme. Rubare un grande e importante quadro da una chiesa di notte, a due passi dal Tribunale e dalle sue telecamere di sicurezza, significa che a Modena qualsiasi malvivente può fare ciò che vuole. Ci mancherebbe solo che ci portassero via dal Duomo quel San Geminiano al quale chiediamo da lassù di aumentare, visto che ne è il protettore, la sicurezza della città. Lo fece già con Attila. Lo faccia anche con questi moderni barbari del crimine.



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