Puntuali come una
cambiale in scadenza, tornano i "menù" di Tullio Gregory, ormai divenuti
un appuntamento fisso del Festival che, da 14 anni, riscuote un meritato
successo nazionale. C'è da chiedersi, però, cosa c'azzeccano (per dirla alla Di
Pietro) le elucubrazioni gastrofilosofiche di un accademico come Gregory, che
dovendo giustificare la partecipazione fissa alla manifestazione (vorrei sapere
se pagata) s'arrampica su specchi scivolosi per giustificare la sua dedicazione
alla gloria, parlando di "via antropocentrica" alla stessa. Ma c'è
almeno qualcuno che ha il coraggio di sfidare l'intellighenzia e di chiedere
conto di cosa ci racconta, temo pretendendo di essere preso sul serio (?),
questo peraltro stimato studioso per dare un'etichetta filosofica a lasagne e
tortellini? Capisco che alla prima edizione del Festival potesse essere
provocatorio scomodare Gregory per ammantare di cultura la nostra cucina, ma
insistere ogni anno non giova alla credibilità di un programma che coinvolge
tanta gente.
Pretendere che il vasto pubblico accetti definizioni come "i
profumi di gloria degli arrosti", "la gloria liquida del
baccalà" e "la gloria volatile" degli animali da cortile, mi
sembra eccessivo, persino un'offesa all'intelligenza di chi, nei giorni del Festival,
ordinerà questi piatti, ma senza porsi altro problema se che non quello di una
buona digestione. E non l'ansia dei "notturni di gloria" andando in
cerca dei sapidi formaggi del territorio. Non voglio assolutamente screditare
l'intenzione, perchè a riconoscere importanza alla cultura della tavola è
proprio il sottoscritto, ma senza mistificazioni accademiche che possono
reggere una volta, mentre col tempo rischiano di diventare una "marchetta
(seppure filosofica) per giustificare una prestazione "professionale".
All'85 enne docente di filosofia vien voglia di dire affettuosamente: ma parla
come mangi. E agli organizzatori del Festival che il "cestino
filosofico" è solo la copia del cestino da viaggio inventato nel 1913 da
Marsilio Casali, il buffettier della stazione ferroviaria di Cesena.
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