Giocheranno rinunciando al gioco. Per la precisione, rinunciando alla
pubblicità del gioco, quello d'azzardo, che sta mandando in rovina tante famiglie italiane. Sulle
magliette dei calciatori della Sampdoria - una delle due squadre di calciò
genovesi - non ci sarà più il logo di Gamenet, una società che opera nel mondo
delle scommesse sportive. Una scelta che non sarà
indolore per le casse della Samp. In pratica, un azzardo
contro l'azzardo: lo sponsor, in genere, fornisce divise e accessori agli atleti
in cambio dell'esposizione del proprio marchio, un
sostegno economico non da poco in cambio di una visibilità
altissima.
Sulle maglie, nelle pubblicità a bordo
campo, sui gadget della squadra... Ma il gioco d'azzardo è già fin troppo presente nel nostro Paese, al punto che sono in molti ormai a chiedere che ne dia vietata la
pubblicità. Un po' com'è successo con le sigarette: il fumo uccide, perché invitare la gente a farsi del
male? Lo stesso ragionamento vale per il gioco: crea dipendenza e fa ammalare. Bene ha fatto la Sampdoria
ad accogliere l'invito della Consulta sul gioco con premi in denaro del Comune di Genova, che ha
chiesto alle due squadre cittadine di dire no alla pubblicità
dell'azzardo. Adesso - spiegano gli amministratori comunali - speriamo che anche il Genoa faccia
altrettanto. Senza azzardo il gioco è più bello.
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