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mercoledì 5 febbraio 2014

I SÙGHI, OTTIMO FINE PASTO



È un buonissimo dessert tipico della terra emiliano romagnola. Oggi, su alcune tavole dove si onora ancora la tradizione, è un ottimo fine pasto, ma 40-50 anni fa, accompagnato da una bella pagnotta, costituiva un pranzo o una cena. Il mosto va cucinato subito, altrimenti fermenta. Se lo preparate il giorno dopo, mettete in frigorifero in una bottiglia con il tappo quasi aperto, ma non aspettate troppo a usarlo. Congelato, invece, può durare anche un anno. In tal caso, versatelo in una bottiglia senza riempirla tutta e mettetela nel freezer.


Ingredienti per due litri
2 litri di mosto di uva dolce (bianca o nera)
450 g. di farina


Mettete il mosto sul fuoco e fatelo bollire in una pentola per circa 45 minuti, schiumandolo di quando in quando per togliere le impurità. Versate attraverso un filtro lo sciroppo ottenuto, che si deve essere ridotto di circa 3/4, in una zuppiera e poi aggiungete la farina. Per evitare che si formino dei grumi, fate sciogliere la farina precedentemente con un po' del succo d'uva. Aggiungete poi il resto dello sciroppo mescolando in continuazione. Rimettete il tutto nella pentola e lasciate su un fuoco dolce, continuando a mescolare, per circa 6 minuti. Versate i "sughi" in piatti grandi o scodelle e fateli solidificare. In un paio d'ore, prenderanno la consistenza di un budino e si potranno mangiare freddi come dessert. Lo sciroppo serviva un tempo anche per una saporitissima bibita, preparata con l'acqua fredda d'estate e addirittura con la neve d'inverno

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