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giovedì 27 febbraio 2014

INALCA HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 70% DEL PROPRIO FABBISOGNO ENERGETICO IN AUTOPRODUZIONE

L’importante traguardo è stato raggiunto grazie alla cogenerazione e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili derivanti dagli scarti della produzione. Inalca, società leader in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, ha superato la soglia del 70% di energia autoprodotta internamente tramite la cogenerazione industriale e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili derivanti dalla valorizzazione delle proprie biomasse.  Il contributo fornito dell’energia verde deriva dalla definitiva messa a regime dell’impianto di biogas, alimentato principalmente da biomasse e da sottoprodotti della macellazione. La struttura è stata realizzata nel complesso industriale di Ospedaletto Lodigiano, il più grande e moderno impianto europeo per la macellazione e la lavorazione delle carni bovine, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente i progetti per la sostenibilità ambientale avviati dall’azienda già da diversi anni (Inalca ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 sin dal 2004.)
L’impianto ha richiesto un investimento di 4,5 milioni di euro e permette di autoprodurre energia interamente da fonti rinnovabili. Sul fronte dell’efficienza energetica, i risultati sono stati ottenuti grazie all’installazione di 3 impianti di cogenerazione ad alta efficienza, distribuiti negli stabilimenti di Castelvetro, Ospedaletto Lodigiano e Rieti
Pertanto grazie agli importanti investimenti realizzati dall’azienda nel settore dell’energia l’attuale assetto impiantistico consente un risparmio del 18% di TEP (Tonnellate Petrolio Equivalenti) all’anno e la riduzione di emissione di CO2 pari a 16.000 tonnellate per anno. Inoltre, sempre in linea con la policy di sostenibilità ambientale, Inalca è in grado di avviare alla raccolta differenziata e al recupero oltre il 95 % dei propri rifiuti
Per quanto riguarda il ciclo idrico, l’azienda è in grado di avviare a recupero oltre 82.000 mc. di acqua all’anno. Lo stabilimento Inalca di Ospedaletto Lodigiano, inaugurato nel 1999, si estende su una superficie di 400.000 mq., di cui 60.000 mq. coperti, con una capacità di macellazione totale di 350.000 capi all’anno. Oltre alla prima fase di trasformazione tipica dell’industria di macellazione (mezzene, quarti, tagli freschi e surgelati), lo stabilimento è specializzato nella realizzazione di prodotti ad alto contenuto di servizio: porzionati a peso fisso e variabile, elaborati di carne, macinati e hamburger, commercializzati anche con il marchio Montana, destinati in particolare alle catene della grande distribuzione. Il reparto disosso e sezionamento lavora oltre 100.000 tonnellate di prodotto all’anno. 
Inalca è la società del gruppo Cremonini, leader in Europa nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, salumi e snack, con i marchi InalcaMontanaCortebuona e Ibis. Nel 2012, ha registrato ricavi totali per oltre 1,54 miliardi di euro. La società, con più di 2.700 dipendenti, ha 10 stabilimenti in Italia specializzati per tipologia di prodotto (per la produzione di carni bovine 4 nell’area salumi, snack e gastronomia pronta), e 18 impianti e piattaforme distributive all’estero, con una presenza importante in Russia e in vari paesi africani. Oltre il 50% del fatturato della produzione deriva principalmente dalle attività estere. 
Cremonini, con oltre 12.200 dipendenti, e un fatturato complessivo 2012 di 3,42 miliardi di euro, di cui oltre 35% realizzato all'estero, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa e opera in 3 aree di business: produzione, distribuzione e ristorazione. Il gruppo è leader in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne (Inalca e Montana) e nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari (Marr). È leader in Italia nei buffet delle stazioni ferroviarie, vanta una presenza rilevante nei principali scali aeroportuali italiani e nella ristorazione autostradale ed è uno dei maggiori operatori in Europa nella gestione delle attività di ristorazione a bordo treno (Chef Express). È infine presente nella ristorazione commerciale con la catena di steakhouse a marchio Roadhouse Grill. 


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