Pagine

lunedì 10 marzo 2014

I BRUTTI CHIOSCHI IN MURATURA NEL PARCO FARANNO IL PAIO CON L'ECOMOSTRO CHE DETURPA LA PALAZZINA VIGARANI

I chioschi del Parco, brutti e per regolamento tutti uguali secondo un realismo sovietico che speravo passato di moda, sono uno degli ultimi diktat lasciati le eredità da Sitta, il quale conta come assessore più ora che non siede più in Giunta dopo le dimissioni che quando distribuiva il suo verbo, con pregevole grinta, a un Consiglio comunale vittima della logica dei numeri. La polemica è scoppiata e qualcuno la cavalca, portando in loco persino un critico d'arte come Vittorio Sgarbi, che si è allineato alle posizioni di Italia Nostra e di tanti cittadini che non vorrebbero vedere calare nel verde del Parco una colata di cemento. La guerra, però, sembra inutile. La Giunta ha il mandato di chiudere il capitolo senza correre il rischio di lasciarlo decidere alla prossima amministrazione, che sarà sempre dello stesso colore, ma non si sa mai...
La fretta con la quale Pighi and & hanno voluto iniziare i discussi e discutibili lavori in piazza Roma, la polemica sulle piste ciclabili e tante decisioni da prendere prima della fine di questa legislatura, che ben poco ha offerto alla città, ma ha regalato un parcheggio, il Novi Park, che i modenesi hanno rifiutato, lascia capire quale sia il compito. Finire ciò che Sitta ha iniziato e non ha potuto concludere. Sarebbe bene, però, che qualche modenese capisse che non tutto può essere deciso con la logica muscolare di una maggioranza che tale è stata, alle ultime amministrative soltanto per una (discussa) manciata di voti. La regola della democrazia avrebbe voluto che, a fine consigliatura, certe decisioni che coinvolgeranno per sempre tutta la città, come piazza Roma e i chioschi (tanto per fare i due esempi più eclatanti), sarebbe stato meglio lasciarle prendere a chi verrà dopo Pighi e compagni.

Una cosa è certa, tuttavia, che i chioschi voluti per il Parco, e forse anche la pizzeria che si dice vogliano collocare al posto dello storico Lido Park, saranno l'ennesima bruttura di questa città, che in quanto a brutture ha già fatto il pieno. Una per tutte? L'eco-mostro all'angolo fra via Muzzioli e viale Caduti in guerra che deturpa la stupenda settecentesca Palazzina Vigarani dei Giardini ducali. Quella foto ha fatto il giro del mondo come uno dei peggiori esempi d'insipienza architettonica italiani. Adesso, si aggiunge il carico da 11 dei chioschi in muratura, tutti uguali, che sporcheranno la bella macchia verde del Parco, una delle bellezze ambientali che i vecchi amministratori ci hanno regalato quando decisero, seppur sbagliando, di abbattere la cinta muraria. Qualche porta cittadina poteva essere conservata, come ha fatto Bologna. In piazzale Natale Bruni, ad esempio, Porta Castello, avrebbe potuto essere migliore rotatoria dell'attuale che non basta a controllare un traffico che in quel punto è diventato caotico.

Nessun commento:

Posta un commento