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lunedì 17 marzo 2014

LA "STRANA" POLITICA DI CASA NOSTRA SIA A SINISTRA CHE A DESTRA

Quel che accade alla politica della città da qualche settimana a questa parte credo non abbia precedente, non solo sotto la Ghirlandina ma nemmeno sotto una delle tante torri civiche che costellano il nostro Paese. Da una parte, in casa del partito che amministra Modena da ben 68 anni e che avrebbe potuto/dovuto avvicinarsi alle elezioni amministrative con primarie senza colpi bassi, si assiste a una quotidiana polemica che manca poco porti in contendenti in tribunale. La gioiosa macchina da guerra del PD modenese si è trasformata in un carro rotto che perde pezzi per strada e che sgomenta chi, fra qualche mese, vorrà dare il proprio voto a sinistra. Offese, insinuazioni, minacce, sospetti non sono mai appartenuti al partito di Corassori, Del Monte e Beccaria, che potranno solo rivoltarsi nella tomba alla notizia delle accuse che si lanciano Muzzarelli e la Maletti. 
Alfeo Corassori
Mario Del Monte
Del resto, appare quantomeno strano, che in un Paese divenuto di colpo tutto renziano e che ha imparato subito quello che, secondo Flaiano, è lo sport più praticato dagli italiani, salire sul carro del vincitore, le primarie modenesi indichino uno che appartiene all'altra sponda politica.

Sull'altra sponda, del resto, le meraviglie non sono da meno. Una lunga faida ha portato i moderati del centro-destra, i quali avevano la speranza di attingere al "vittorioso" ballottaggio, soltanto se stavano tutti uniti, a spaccarsi in troppi rivoli, ad atomizzarsi, al punto che ci sarà un numero di candidati sindaci da far sorridere anche la Ghirlandina. Ma non solo. Dopo la tormentata scelta di Andrea Galli, che ha fatto seguito all'accantonamento di Adolfo Morandi, accontentato con la sicurezza di rifare il capogruppo (!) nella prossima legislatura e di assumere l'incarico di vice coordinatore regionale (!) di Forza Italia, il residuo partito dei moderati di centro-destra pare rimetta in discussione anche il nome del candidato sindaco appena scelto. 
Secondo fonti di stampa, lo stesso Palmizio, longa manus berlusconiana in Emilia, ieri avrebbe sollevato dubbi sul nome dichi è già stato presentato ufficialmente come "avversario" di Muzzarelli. Sarebbe davvero il colmo che Forza Italia, dopo tanti tentennamenti, ritornasse sui propri passi. Non tanto per la figuraccia nei confronti di Galli, da qualcuno accusato di essere rimasto invischiato nella polemica dei chioschi del Parco, ma verso quei modenesi, pochi o tanti, che sperano di aver avuto finalmente l'indicazione giusta per scrivere un nome sulla scheda da depositare nelle urne alle prossime elezioni.

1 commento:

  1. La storia cittadina è quasi esclusivamente Pd (e precedenti); leggo: Modena, la città dove il Pd è diventato nemico di se stesso. Di questo si preoccupano anche gli altri partiti, abituati a non esistere.

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