Due cose non riesco a
capire, e su due sponde diverse, in questo convulso finale di legislatura. Da
una parte, appare abbastanza strano come l'amministrazione comunale, con
raffinato autolesionismo, riesca a infilare, una dietro l'altra, polemiche
elettoralmente pericolose. Il pasticcio dei chioschi del Parco, che ha
scontentato tanti detrattori (a Italia Nostra e a Giovanardi, si è unito anche
un fotografo "intellettuale" non certo schierato a destra come Oliviero Toscani) , ma non
tranquillizza neanche i pochi che si sono avventurati nel progetto, poteva
evitarlo o almeno rimandarlo. Sarebbe stato meglio sondare prima l'opinione
pubblica, alla luce di quella condivisione tante volte invocata e promessa ma
assai poco praticata.
Idem per lo svuotamento
di piazza Roma, che comunque scontenterà non pochi modenesi, senza nemmeno
riuscire a risolvere la grave crisi del preoccupante (per i gestori)
sottoutilizzo del Novi Park. Ad aggiungere un carico da undici, gli
amministratori uscenti (ma ancora carichi d'impegni presi dall'assessore più
decisionista della storia del nostro Comune, Daniele Sitta), vogliono realizzare
a tutti i costi altre due discusse piste ciclabili. Una sulla Giardini e
l'altra nel primo tratto di via Emilia Est. Da veri masochisti della politica,
i componenti la Giunta - ligi all'esecuzione dell'eredità lasciata dall'ex
assessore, che per togliersi qualche sassolino dalle scarpe ha scritto persino
un libro di prossima presentazione - continuano a collezionare mugugni e firme
contrarie ai loro progetti. Non temono che con questi chiari di luna politici,
Muzzarelli o Maletti che sia il candidato a sostituire Pighi, i modenesi si
siano finalmente stancati di un'egemonia "rossa" che dura da troppo
tempo?
Dall'altra parte,
comunque, noto altrettante incoerenze. Per mesi ho chiesto, senza confortanti
risposte, che il centro-destra si presenti unito e non "sparpagliato"
ed eviti di candidare separatamente per le prossime amministrative i
rappresentanti di Forza Italia, del Nuovo Centro Destra, di Fratelli d'Italia,
della Lega, di Modena Futura, dell'Udc e di Per cambiare Modena.
I vertici locali,
rigettando sia le primarie sia un listone di moderati, poco hanno fatto per
compattare chi vorrebbe porre fine a 68 anni di governo della sinistra. Ieri,
però, fra lo stupore di chi si era sempre battuto per questo scopo, il
coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Palmizio ha chiesto "un
centro-destra unito per sognare". Non era meglio esprimersi in questo
senso in tempo per evitare una diaspora che non potrà che favorire il centro-sinistra,
che alla stregua di un noto proverbio toscano "fa come i ladri di Pisa,
che di giorno litigano, ma la notte vanno a rubare assieme".
Nessun commento:
Posta un commento