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martedì 18 marzo 2014

MODI DI DIRE DEL GERGO MODENESE: "ANDÈR A LA CARIÓLA"

Ecco alcune altre espressioni dialettali dal significato gergale: “Andèr a la carióla”, Andare alla carriola. Significa, più genericamente, andare a lavorare. Un tempo, il badile e la carriola erano gli attrezzi della meno nobile categoria di lavoratori, gli "scarriolanti", la più sfortunata condizione bracciantile dell'epoca. In pratica, erano disoccupati cronici che, di quando in quando, erano impiegati dai Comuni o dallo Stato come braccianti occasionali, spesso in lavori creati appositamente, tanto per giustificare un piccolo salario.
“Andèr a tór i dû bal”, Andare a prendere i due balli. L'espressione indicava l'abitudine di andare a fare gli ultimi balli in una festa senza essere stati invitati. Un tempo, verso l'orario di chiusura, le porte delle sale da ballo si aprivano gratuitamente ai giovani "portoghesi" che ne approfittavano per invitare le ragazze a fare l'ultimo giro di pista.
“Arivèr a man squasànti”, Essere invitati a casa di qualcuno e arrivare a mani vuote.
“Andèr fóra da l'óss coi pê avànti”, Andare fuori dall'uscio coi piedi in avanti. L’espressione significa "morire" e fa riferimento al modo di trasportare le salme.
“Andèr a radécc”, Andare in campagna a raccogliere radicchi. Essere in condizione d'indigenza.
“Andèr a San Catèld”, Andare a San Cataldo, il cimitero di Modena. Significa "morire".
“Andèr a Sant'Efémia”, Andare in prigione. Il modo di dire trova ragione nel nome della strada di Modena, dove, sino a pochi anni fa, aveva sede l’antico carcere ricavato da un convento.

“Andèr in vàsca”, Andare in vasca. In gergo, significa "Andare a fare una passeggiata in centro". È un modo di dire abbastanza recente, che si è rapidamente diffuso, probabilmente perchè "vasca" (un tempo “vascola”, una primitiva piscina pubblica voluta dal duca Francesco V, che si trovava in viale Muratori) è assimilabile a "piscina", il luogo dove chi nuota va sempre avanti e indietro, proprio come nelle passeggiate sotto il Portico del Collegio.

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