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sabato 5 aprile 2014

PER UN EDITORE BOLOGNESE STO TRADUCENDO IN DIALETTO MODENESE L'IMMORTALE LIBRO PER RAGAZZI "IL PICCOLO PRINCIPE"

Dall'editore bolognese Massimiliano Piretti ho avuto l'importante e impegnativo incarico di tradurre in dialetto modenese "Il piccolo principe" di Antoine De Saint-Exupéry. "Le Petit Prince" è l'opera più conosciuta di Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry, meglio conosciuto come Antoine de Saint-Exupéry. Pubblicato il 6 aprile 1943 da Reynal & Hitchcock in inglese, e qualche giorno dopo in francese, è un racconto molto poetico che, nella forma di un'opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia. 
Ciascun capitolo del libro racconta di un diverso incontro che il protagonista fa con diversi personaggi e su diversi pianeti. Ognuno di questi bizzarri personaggi lascia il piccolo principe stupito e sconcertato dalla stranezza delle "persone adulte". Ognuno di questi incontri può essere identificato come un'allegoria o uno stereotipo della società moderna e contemporanea. È fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute della storia: è stato tradotto in più di 220 lingue e dialetti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo. Le lingue più conosciute dei cinque continenti sono ovviamente state le prime a vederlo tradotto, ma successivamente si è arrivati a tradurlo anche in lingue e dialetti meno diffusi: la lingua corsa, il bretone, il gallurese, il milanese, il friulano, il "marilenghe" (lingua neolatina del Friuli), l'aragonese in Spagna, l'esperanto e il guarani. Nel 2005, è stato tradotto in toba, una lingua del nord dell'Argentina, con il nome di So Shiyaxauolec Nta'a e sembra essere il primo libro ad avere una traduzione nella suddetta lingua dopo il Nuovo Testamento. Vanta anche edizioni cinematografiche russe, tedesche e americane. Da questa bella storia i giapponesi hanno ricavato anche una serie di cartoon.
In un certo senso, "Il piccolo principe" costituisce una sorta di educazione sentimentale. L'opera, sia nella sua versione originaria sia nelle varie traduzioni, è illustrata da una decina di acquerelli dello stesso Saint-Exupéry, con disegni semplici e un po' naïf che sono celebri quanto il racconto. Gli stessi disegni sono stati utilizzati per creare le copertine del libro. Finora ne sono state stampate ben 657.789 diverse rielaborazioni.

Ora mi cimenterò io a tradurlo in dialetto modenese. Il compito e la fiducia dell'editore, che ha già dato alle stampe edizioni nel dialetto di Bologna, di Parma e della Romagna, mi fanno onore. Il romanzo s'intitolerà "Al prinzipèin" e sarà nelle librerie a settembre inoltrato.

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