Dall'editore bolognese Massimiliano Piretti
ho avuto l'importante e impegnativo incarico di tradurre in dialetto modenese
"Il piccolo principe" di Antoine
De Saint-Exupéry. "Le Petit
Prince" è l'opera più conosciuta di Antoine Jean Baptiste Marie
Roger de Saint-Exupéry, meglio conosciuto come Antoine de Saint-Exupéry. Pubblicato il
6 aprile 1943 da Reynal & Hitchcock in inglese,
e qualche giorno dopo in francese, è un racconto molto poetico che, nella forma
di un'opera letteraria per ragazzi, affronta
temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia.
Ciascun capitolo del libro racconta di un diverso incontro che il protagonista
fa con diversi personaggi e su diversi pianeti. Ognuno di questi bizzarri
personaggi lascia il piccolo principe stupito e sconcertato dalla stranezza
delle "persone adulte". Ognuno di questi incontri può essere
identificato come un'allegoria o uno stereotipo della società moderna e
contemporanea. È fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e
tra le più vendute della
storia: è stato tradotto in più di 220 lingue e dialetti e stampato in oltre
134 milioni di copie in tutto il mondo. Le lingue più conosciute dei cinque
continenti sono ovviamente state le prime a vederlo tradotto, ma
successivamente si è arrivati a tradurlo anche in lingue e dialetti meno
diffusi: la lingua corsa, il bretone, il gallurese, il milanese, il friulano,
il "marilenghe" (lingua neolatina del Friuli), l'aragonese in Spagna,
l'esperanto e il guarani. Nel 2005, è stato tradotto in toba, una lingua del
nord dell'Argentina, con il nome di So Shiyaxauolec Nta'a e sembra essere il
primo libro ad avere una traduzione nella suddetta lingua dopo il Nuovo
Testamento. Vanta anche edizioni cinematografiche russe, tedesche e americane.
Da questa bella storia i giapponesi hanno ricavato anche una serie di cartoon.
In un certo senso, "Il piccolo
principe" costituisce una sorta di educazione sentimentale. L'opera, sia
nella sua versione originaria sia nelle varie traduzioni, è illustrata da una
decina di acquerelli dello
stesso Saint-Exupéry, con disegni semplici e un po' naïf che
sono celebri quanto il racconto. Gli stessi disegni sono stati utilizzati per
creare le copertine del libro. Finora ne sono state stampate ben 657.789 diverse rielaborazioni.
Ora mi cimenterò io a tradurlo in dialetto modenese.
Il compito e la fiducia dell'editore, che ha già dato alle stampe edizioni nel
dialetto di Bologna, di Parma e della Romagna, mi fanno onore. Il romanzo
s'intitolerà "Al prinzipèin" e sarà nelle librerie a settembre
inoltrato.
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