Allo storico ristorante
Clinica gastronomica da Arnaldo a Rubiera, nei giorni scorsi, ho presentato il
mio "La rivincita del Lambrusco". Davanti a un pubblico di
appassionati cultori di cultura enogastronomica, ho parlato del vino rosso più
venduto nel mondo, il nostro nettare profumato di viola, che si presenta
duttilmente nelle versioni Sorbara, Grasparossa e Salamino.
Non ho trascurato
di illustrare tutti i tesori del patrimonio modenese, dall'aceto balsamico
tradizionale al parmigiano-reggiano, sino a tutti i meravigliosi prodotti della
macellazione del maiale, il vero migliore amico dell'uomo, quello del quale non
c'è nulla da buttare e che, da grande cireneo qual è, dona tutto se stesso per
il nostro piacere a tavola. Non ho trascurato, naturalmente, anche i Lambruschi
di Reggio Emilia, Parma e Mantova, ma ho esaltato soprattutto i grandi piatti
del ristorante che mi ospitava. Al termine dell'appuntamento organizzato
dall'infaticabile Simonetta Morandi, ha avuto luogo un assaggio di Lambruschi
offerto da Francesca Degoli, erede del grande Arnaldo.
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