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giovedì 24 aprile 2014

DOMENICA 11 MAGGIO SARANNO FESTEGGIATI I VENT'ANNI DI SUCCESSI PER EMILIO E RITA BARBIERI DEL RISTORANTE "STRADA FACENDO"

Vent'anni di successi gastronomici sono stati festeggiati domenica 11 maggio con un aperitivo offerto ai loro più affezionati clienti da Emilio e Rita Barbieri, gli chef patron del ristorante "Strada facendo" di via Emilia ovest 622. Una vita trascorsa in cucina da una coppia esemplare, che si è felicemente distribuita i compiti per gestire uno dei locali che vanno per la maggiore in città. Lui in cucina a preparare piatti di tradizione e di fantasia e lei in sala a consigliare, da esperta sommelier professionista dell'AIS, gli abbinamenti migliori con i vini.
Emilio è nato nel 1950 a Salvaterra, un piccolo paese della provincia reggiana. Già da fanciullo, nipote e figlio di casari da generazioni, ha respirato i profumi della cultura culinaria della emiliana, che da sempre si ispira alla carne bianca di galline e conigli, a quella più sapida del maiale, ai frutti dell’orto e alla sfoglia tirata con il mattarello.
Alla metà degli anni 60, la famiglia Barbieri si trasferisce a Modena e rileva il Bar Mazzini, locale storico dell’omonima piazza. Successivamente, si trasferisce a Sassuolo, dove Emilio affianca i genitori nella conduzione dell’Albergo Ristorante Regina. Nel 1967, è premiato da Luigi Carnacina e dalla delegazione modenese dell’Accademia italiana della cucina con una coppa e una medaglia d’oro.
Il prof. Sergio Ferrari, primo delegato dell'Accademia italiana della cucina di Modena, in occasione della visita di Luigi Carnacina (di spalle a sinistra). Si notano a sinistra gli accademici avv. Giorgio Ghittoni, a destra dott. Geminiano Benatti e cav. Paolo Artioli
Per motivi familiari e dopo il servizio militare, Emilio intraprende altre attività legate alla gastronomia. È il primo a Modena, infatti, a proporre una piccola ristorazione al Caffè dei Portici, finchè con la moglie Rita inaugura “Strada Facendo”, dove riaffiora  la mai sopita passione per la cucina.
In quest'avventura, Emilio cerca di trasmettere nei piatti che propone alla clientela i sentori, i profumi e gli aromi della sua adolescenza, ovviamente in un'interpretazione attuale e contemporanea, fondendo insieme passione per la tradizione, ma anche curiosità e innovazione. 
Vari riconoscimenti coronano il suo percorso e in varie manifestazioni è applaudito protagonista: nel 2002, cena di Gala a Los Angeles per la premiazione degli Oscar in collaborazione col ristorante Valentino di Los Angeles; diploma di merito alla cena di gala sul palco del Teatro Comunale in occasione di Lambrusco Mio; nel 2003, diploma di merito per la cena di gala al Palazzo dei Musei in occasione di Balsamica; nel 2004, diploma di merito per la cena di gala al Palazzo Comunale in occasione di Balsamica; diploma di cucina eccellente della delegazione modenese dell’Accademia italiana della cucina; il 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica, promossa dalla Camera di Commercio di Modena e dalla Promec a Lima (Perù) e Quito (Ecuador), serve 700 invitati nelle cene nelle due ambasciate; la Guida Veronelli lo pone fra i migliori ristoranti italiani; nel 2005, è presente all’inaugurazione della Fiera gastronomica dei prodotti d eccellenza italiani a Caracas (Venezuela); nel 2006, partecipa alla Fiera della gastronomia ‘Tecnifera’ a Barcellona (Spagna); nel 2007, vince il 1° premio alla 3ª edizione di "Vetrine motori e balsamici sapori"; nel 2011, la Guida Michelin lo premia con la prima prestigiosa "stella" e per la seconda volta ottiene il diploma di cucina eccellente dalla delegazione modenese dell'Accademia italiana della cucina. Nonostante questi riconoscimenti e attestati di merito, Emilio e Rita sono sempre alla costante ricerca di sapori e combinazioni interessanti per offrire nuove sensazioni ai loro clienti.

Ed ecco alcuni dei piatti che raccomando. Fra gli antipasti, gamberi su gelée di pomodorini, luccio allo zenzero e insalata russa di mele e mango, rosso d’uovo panato farcito in salsa aurora,croccante al pomodoro, rucola, rafano e ciccioli di prosciutto, omaggio al parmigiano reggiano con cagliata di uova di quaglia, sedano e tartufo nero. Fra i primi piatti, ravioli verdi di patata rossa e baccalà con lumachine di mare e funghi, gnocchi in trasparenza di seppia, rapa rossa, corallo nero e germogli di mare, riso Carnaroli al parmigiano 24 mesi e aceto balsamico tradizionale di Modena 12 anni, tortelli di ricotta su crema di spinaci e ristretto di pomodorini, tagliatella con ragù di bianca modenese, verdure e fonduta di formaggio. Fra i secondi, filetto di branzino aromatizzato con sale, calamari ripieni di porri e pinoli, pomodorini e gamberetti in Marsala, scampi alla mela verde e lime con capasanta in crema di gamberi e cocco, lombata di agnello su di pasta brisé alle erbe e tortino di topinambur, maialino croccante, con patate affumicate nel latte di mandorle e salsa di senape al miele e prugna, suprema di faraona laccata in riduzione di aceto balsamico, cipolline spugna e purè di patate arrosto con rosmarino. Fra i dolci, cestino di pasta con mandorle e crema pasticcera alla vaniglia di Tahiti, fragole e frutti di bosco, zabaione ghiacciato e amaretto con tronchetto di salame dolce al cioccolato e salsa al caramello.

Emilio Barbieri con la moglie Rita
Per i vini, basta solo affidarsi all'esperienza di Rita.

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