È vero che questa giunta
comunale è in scadenza e resta in funzione solo per la normale amministrazione
sino al ricambio di quella che sarà guidata da Muzzarelli (il nuovo che
avanza...), ma dovrebbe ugualmente vergognarsi di come ha ridotto uno dei gioielli
di questa città: il Parco dedicato alla "rimembranza" dei Caduti
della prima guerra mondiale. Dopo l'assurda vicenda dei chioschi inopportunamente
costretti a essere la fotocopia del brutto modello accanto all'ex Principe e
che la Procura ha sequestrato, ora scoppia la polemica dei gestori che - in
caso di stagione persa - vorrebbero giustamente rifusi i soldi spesi e i danni
per il mancato guadagno. In cista delle prossime consultazioni amministrative,
il Comune s'è andato a infilare in un "cul de sac" che non gli
porterà di certo giovamento elettorale.
La soluzione di strutture temporanee
per salvare capra e cavoli appare politicamente inaccettabile e degna di un
altro intervento della magistratura, della Sovrintendenza e di Italia Nostra, l'unica
istituzione, sebbene con qualche esagerazione, a tentare di salvare dal macello
Modena che, come disse qualche tempo fa l'architetto Pierluigi Cervellati, è
una bella città che fa di tutto per diventare brutta.
Il problema di cui i
nostri scadenti (in tutti i sensi) amministratori dovrebbero con urgenza
interessarsi oltre a quello dei chioschi, che ben difficilmente sarà risolto in
tempo utile per consentire ai modenesi di godersi come in passato una bibita al
fresco notturno dell'estate, è quello del vergognoso utilizzo dei cantieri
aperti nel Parco. Si tratta di troppo accessibili rifugi per disperati che non
hanno un posto per dormire la notte. Che cosa fa la Polizia municipale, che
solo l'altro giorno (nonostante i ripetuti avvertimenti) si è accorta che anche
le ex Fonderie sono ricettacolo di drogati in cerca di buio compiacente? Non è
sopportabile per una città civile che il Parco, a due passi dal centro, si sia
trasformato in un dormitorio clandestino.
Commesso l'imperdonabile
errore di scegliere chioschi che, checchè se ne dica, non piacciono ai
modenesi, che quando fanno una scelta, come quella negativa del Novi Park, sono
irremovibili, al Comune ora non resta che rimediare. E anche in fretta, perchè
l'estate è qui che arriva. La Polizia si attrezzi per sgomberare i cantieri
dagli ospiti indesiderati e li tenga monitorati. I cantieri stessi siano posti
in sicurezza e si decida al più presto, prima della lunga pausa estiva, cosa
s'intende fare di quest'ennesimo errore di una giunta che in cinque anni ha fatto
poco, ma soprattutto ha commesso più errori nei pochi mesi prima delle elezioni
che in tutto il periodo della consigliatura. I modenesi non possono sopportare
di dover rinunciare anche al Parco, che è sempre stato l'unico polmone di
fresco verde estivo. I giardini ducali, del resto, non possono rappresentare un'alternativa.
Andate un po' a vedere come sono ridotti, con aiuole rinsecchite, il laghetto
melmoso e i servizi pubblici da far schifo. Ma gli assessori competenti,
anzichè sfornare idee balorde come quella di un cinema estivo in pieno centro
storico (unico esempio in Italia!), perchè non si applicano almeno a risolvere
i problemi che tutti denunciano, ma che loro sprovvedutamente ignorano?
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