"La rivincita del
Lambrusco" ha giustamente intitolato il suo ultimo libro Sandro Bellei.
L'ha presentato l'altra sera al ristorante Vinicio, alla presenza del sindaco
Giorgio Pighi, degli assessori alla cultura Roberto Alperoli e al commercio Stefano
Prampolini, del vice presidente della Provincia Mario Galli, del presidente del
Consorzio del Lambrusco Pierluigi Sciolette e di molti operatori del settore,
fra cui Anselmo Chiarli, Sandro Cavicchioli e Pier Paolo Pezzuoli. Il libro ha
detto l'autore vuole essere il meritato tributo al successo del Lambrusco che è oggi il vino rosso italiano più venduto nel mondo. L'ha
sottolineato anche il sindaco Pighi, il quale ha detto come l'export di questo
vino rappresenti un valore aggiunto dell'economia modenese, che si avvale anche
di altre importanti eccellenze eno-gastronomiche. A illustrare "La
rivincita del Lambrusco" ha contribuito anche Sciolette, il quale ha
riconosciuto come Bellei, nella sua lunga attività di giornalista e scrittore, sia stato uno dei primi a credere nel
valore del nostro vino che, benchè prodotto da un vitigno antichissimo, possieda le caratteristiche che
pretende oggi il mercato. Il Lambrusco, infatti, è un vino "moderno", perchè è frizzante, moderatamente alcolico e non richiede una lunga stagionatura,
risultando piacevolmente beverino. Il libro (15 euro per 217 pagine), editato
dalla casa editrice Aliberti di Reggio Emilia, racconta la lunga storia del
Lambrusco, le caratteristiche delle sue diverse tipologie (Sorbara, Grasparossa
e Salamino), che ben si adattano non solo alla sapidità della nostra cucina, ma anche a piatti che non appartengono alla
tradizione padana. L'ha dimostrato il menù preparato da Vinicio, che è iniziato con un antipasto di gamberi in salsa per continuare poi con
dei passatelli in brodo, dei tortelloni impreziositi dall'aceto balsamico
tradizionale e una suprema di faraona. In "La rivincita del
Lambrusco", Sandro Bellei parla anche del prodotto dei vitigni reggiani,
parmensi e mantovani. Le citazioni si sprecano e vanno da Luigi Veronelli
Guccini ("Il vino dell'avvenire"), a Francesco Guccini ("Il
nettare degli dei") ad Arrigo Levi ("Lo champagne rosso").
Insomma, un libro piacevolmente leggibile, dove oltre ai giusti abbinamenti per
il Lambrusco, sono raccontati le storie e i personaggi che hanno reso famoso in
tutto il mondo il vino profumato di viola. "Un vino - ha raccontato Bellei
- con il quale, intingendo il ciuccio in un bicchiere di Lambrusco, mio nonno
mi svezzò dal latte materno. E da allora non ne ho più potuto fare a meno".
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