In un anno 99mila multe… Già
che c’erano, potevano almeno fare conto pari. Con quei soldi, il Comune
dovrebbe finalmente rinnovare gli antiquati semafori che disciplinano (si fa
per dire) il traffico cittadino. Basta girare un po’ per rendersi conto che nelle
nostre stradi l’onda verde è una pia illusione e che i tempi di passaggio agli
incroci sono mal calcolati. Il risultato è che si creano, da una parte e
dall’altra, file di automobili che, alla faccia dell’inquinamento combattuto
con inutili periodiche soste, immettono gas nell’atmosfera. L’assessore di
competenza dice che per cambiare i semafori non ci sono i fondi. Mi domando,
però, se questa non sia una spesa primaria, ormai improcrastinabile. Non era
meglio, ad esempio, risparmiare i soldi della passerella ciclopedonale a Modena
Est, che è riservata a pochi intimi, ma è costata, ne sanno qualcosa le
operative che l’hanno costruita, 2 milioni e mezzo di euro?
Il traffico a Modena, da
troppo tempo, non è più sotto controllo, non solo per questi semafori
“ignoranti” che provocano inutili interminabili soste delle automobili, ma
anche per alcune rotatorie che non hanno di certo portato i risultati sperati.
Ad esempio, quella di piazzale Natale Bruni. Quasi quasi, si stava meglio
quando si stava peggio, cioè quando l'incrocio, che è divenuto nel tempo
importantissimo e trafficatissimo, era regolato da semafori.
Se un’azienda privata fosse
amministrata come il Comune, avrebbe già fatto bancarotta. Non c’è uno dei
progetti pomposamente annunciati negli ultimi anni che sia andato in porto.
Vedi l’ex AMCM, le ex Fonderie, le piazze principali della città. Le archistar
interpellate sono state pagate, ma il loro lavoro è rimasto lettera morta.
Nessuna Botta, insomma, ma soltanto bottarelle, per ora solo annunciate, per
piazza Roma, dalla quale dovrebbe sparire il brutto ma utile parcheggio, senza
che i modenesi, però, abbiano altra alternativa che lasciare l’auto al Novi
Park. Dove, peraltro, hanno già ampiamente dimostrato che non hanno voglia di
parcheggiarla. La giustificazione del blocco totale dei progetti annunciati in
questi ultimi anni è quella della mancanza di fondi. Viene da rispondere che
alcuni di questi progetti sono fermi da ben prima che la crisi incidesse sul
bilancio comunale e che, comunque, l’amministrazione non può bloccare tutto
senza almeno tentare di impiegare meglio i soldi che incassa. Ad esempio dalle
multe, che in un anno hanno fruttato cinque milioni e mezzo di euro. In lire,
lo dico perché fa un altro effetto, si tratta di dieci miliardi e mezzo.
Riusciranno i nostri eroi a comprare almeno un paio di semafori un po’ più
intelligenti? E a dare un aspetto un po’ meno squallido a piazza XX Settembre,
dove le brutte baracche firmate Portoghesi avevano almeno il pregio di attirare
compratori in centro. E per non lasciare la piazza desolatamente vuota con i
commercianti che si lamentano, hanno avuto la grande pensata di una giostra con
i cavallini di cartapesta, come in una qualsiasi sagra paesana. Con questo
freddo, un giro in giostra può costare almeno un raffreddore. Ma trovare
qualche idea nuova è così difficile?
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